Sollevatori telescopici in condizioni estreme: la miniera Rosebel
I sollevatori telescopici Pegasus sono stati scelti per la manutenzione di una miniera d’oro del Suriname grazie soprattutto alla loro robustezza e versatilità.
Lavorare in miniera è un lavoro molto pesante e soprattutto pericoloso, in cui la buona manutenzione di mezzi e strutture è una componente essenziale per la sicurezza degli operatori.
È per questi motivi che la Rosebel Mine si è dotata di alcuni sollevatori telescopici per l’edilizia, i Pegasus 45.30, acquistati presso Dieci America che impiega nella manutenzione delle grandi macchine operatrici e degli impianti.
La Rosebel Gold Mine è una delle miniere d’oro più grandi del Suriname. Trattandosi di terreno alluvionale, l’estrazione del minerale avviene con la tecnica dello scavo a cielo aperto: le rocce estratte da enormi escavatori (alti 6 metri e mezzo) vengono caricate su “dumpers” altrettanto grandi, capaci di trasportare ai frantoi 300 tonnellate di rocce ad ogni carico. Nel frantoio, il minerale viene tritato, portato ad alta temperatura, ne viene estratto il metallo e fuso direttamente in grossi lingotti grezzi.
Perché il Pegasus
I grandi “dumpers” ed escavatori impiegati nell’industria mineraria sono macchine possenti, ma la durezza del lavoro e del clima riesce a rovinare rapidamente le parti più esposte, in modo particolare gli pneumatici e le condotte idrauliche.
Con i sollevatori telescopici Pegasus, grazie al cestello, è possibile raggiungere con facilità e sicurezza quelle componenti altrimenti difficilmente raggiungibili, poste su mezzi alti oltre 6 metri.
La torretta rotante poi facilita il lavoro, quando si tratta di sollevare e posizionare ricambi pesanti e voluminosi.
Se il terreno è rovinato o melmoso (cioè quasi sempre, trovandosi di una giungla tropicale) i quattro stabilizzatori a livellamento automatico sono una garanzia di sicurezza, e possono fare la differenza, per esempio, durante la sostituzione dei copertoni di dumper alti 4 metri e pesanti quasi 5 tonnellate.
Ma i compiti dei Pegasus non si fermano alle macchine operatrici: l’ambiente tropicale, l’umidità, il calore dei forni, le rocce e le polveri fanno sentire i suoi effetti anche sugli impianti dei frantoi.
La struttura, che è alta decine di metri ed occupa un’area vastissima, necessita di frequenti manutenzioni, verifiche, ricambi e sostituzioni, i sollevatori telescopici Pegasus sono stati scelti per le loro caratteristiche:
- 4500 kg di portata,
- 30 metri di sollevamento in altezza
- numerosi accessori impiegabili, per fare fronte alle più svariate esigenze.
Grazie al forte rispetto delle norme sulla sicurezza, la Miniera Rosebel ha raggiunto, nel corso del 2016, un importante traguardo: cinque milioni di ore lavorative senza incidenti. Un traguardo raggiunto, almeno in parte, grazie anche al lavoro dei nostri Pegasus.
Dieci nel mondo: un paese caduto per errore sulla costa caraibica
Il Suriname è un paese situato nell’America del sud, la particolarità di questa zona è che qui non si parla né brasiliano, né spagnolo. Le lingue principali sono l’olandese, il cinese e lo “sranan tongo” (un misto tra inglese, olandese, portoghese e dialetti africani). Gabriel Garcia Marquez (noto scrittore che nel 1982 vinse il premio Nobel per la letteratura), definì il Suriname un paese più asiatico che sudamericano. Questa espressione descrive alla perfezione il paese e le numerose etnie che lo abitano: indonesiani, cinesi, indios locali, europei e africani (esportati durante il periodo coloniale). Questa mescolanza di etnie contribuisce a differenziare questo paese dal resto del Sud America. Fino al 1954 il Suriname era chiamato Guyana Olandese, un nome che rimanda ai famosi “bagni penali” della Guyana Francese, stato limitrofo. Da questi stati scappavano molti prigionieri, che cercavano di passare attraverso la giungla. Tutt’oggi la giungla è percorsa da uomini, in cerca però d’avventura, e soprattutto in cerca d’oro.